Che cosa è un autorespiratore?

Domanda di: Enzo Sorrentino  |  Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2021
Valutazione: 4.2/5 (50 voti)

L'autorespiratore è un dispositivo per la respirazione e protezione delle vie respiratorie, che isola completamente l’operatore dall'aria atmosferica; è usato per operazioni di salvataggio, d’emergenza o di lavoro in ambienti contaminati.

Cosa contiene un autorespiratore?

L'autorespiratore a ciclo aperto è costituito da una bombola in materiale composito o in acciaio, molto leggera, ma con maggiore capacità. Le bombole in materiale composito in genere hanno una capacità di 6/7 litri e vengono caricate a una pressione di 300 bar, mentre quelle in acciaio a 200 bar.

A cosa servono gli autorespiratori?

Autorespiratori, sono apparecchi per la respirazione che isolando completamente l'operatore dall'ambiente esterno, rappresentano il mezzo protettivo più sicuro per procedere ad operazioni di salvataggio e d'emergenza in genere, in ambienti contaminati.

Cosa c'è nelle bombole dei pompieri?

Gli auto protettori da noi usati vengono anche chiamati a ciclo aperto poiché l'aria espirata, viene dispersa all'esterno attraverso la valvola di scarico presente sulla maschera. Essi sono costituiti da una bombola in materiale composito, di ultima generazione, con maggiore capacità e leggerezza, oppure in acciaio.

Che cos'è un autorespiratore a circuito aperto?

I respiratori isolanti (autorespiratori) ad aria a circuito aperto sono dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che garantiscono una completa autonomia derivante dall'aria respirabile contenuta in una bombola. Sono classificati nella 3^ categoria ai sensi del D. Leg. vo n.

Pillole di Sicurezza - Impariamo a usare l'Autorespiratore



Trovate 37 domande correlate

Quando vengono utilizzati gli autorespiratori tra i dispositivi di protezione?

Quando ci si trova in situazioni di emergenza che prevedono la presenza di fumo o la scarsa presenza di ossigeno è necessario, per i soccorritori, utilizzare un particolare tipo di DPI, cioè i dispositivi di protezione individuali, chiamati autorespiratori.

Come vengono impiegati gli autorespiratori tra i dispositivi di protezione?

Il principio di funzionamento degli autorespiratori è molto semplice: l'aria respirabile contenuta nelle bombole, tramite un tubo di adduzione, viene convogliata all'erogatore che automaticamente regola l'afflusso di aria a seconda delle necessità dell'utilizzatore.

Cosa ce Nelle bombole di ossigeno?

In realtà le purezze delle ultime generazioni di concentratori di ossigeno si attestano sul 93-96% con valori stabili a qualsiasi portata di flusso. L'ossigeno contenuto nelle bombole è un farmaco di fascia C con purezza ufficiale del 99,5% (secondo Farmacopea Europea).

Quanti litri di ossigeno ci sono in una bombola?

Quanti litri di ossigeno ci sono in una bombola ? In una bombola con una pressione di 200 bar, un litro di ossigeno corrisponde a 200 litri alla normale pressione atmosferica.

Quando si usa solo aria compressa nelle bombole da sub?

Quindi in presenza di incendi e relativi fumi tossici, in ambienti di lavoro o di conflitti militari in presenza di gas tossici o di assenza di aria, ed infine, uso più frequente in assoluto, nel mondo della subacquea per le relative immersioni, grazie al quale ha avuto una grande diffusione ed affinamento delle ...

Quanto dura un autorespiratore?

Il peso di una bombola da 6,8 lt a 300 bar è di circa 4 Kg. Hanno una durata di vita massima di 30 anni. Le bombole in acciaio da 6 lt possono pesano dai 7 ai 9 kg circa. La bombola contiene aria respirabile certificata EN 12021.

Quando si usa la maschera a filtro?

Respiratori a filtro da utilizzare quando la quantità di ossigeno nell'aria è superiore al 17% di volume, quando si conosce la natura e la concentrazione dell'inquinante e si è in ambienti aperti.

Quale maschera si usa per proteggersi dal fumo?

Si chiama Firemask ed è una soluzione per affrontare le emergenze e riuscire a mettersi in salvo riducendo al minimo il rischio di rimanere intossicati dal fumo. Firemax è una maschera confezionata dentro ad una busta che occupa pochissimo spazio.

Come si calcola l'autonomia di un autorespiratore?

L'autonomia di un autorespiratore ad aria compressa si calcola dunque dividendo la capacità dell'apparecchio (data dal prodotto della pressione max di carica della bombola per il volume geometrico della stessa) per il consumo ipotizzato secondo la mansione svolta.

Quanti litri di ossigeno devi dare ad un paziente?

150 bar – 50 bar = 100 bar di pressione utile; 100 bar x 5 litri = 500 litri; 500 litri ÷ 10 litri al minuto = 50 minuti di autonomia ad un flusso di 10 litri al minuto.

Quando dura una bombola di ossigeno da 14 litri?

Una bombola di 14 litri a 200 bar usata con un flusso di 2lt/min per 24 ore avrà un'autonomia di circa 23 ore?.

Come si capisce se la bombola di ossigeno è finita?

Una saturazione inferiore al 94 – 92% (un po' più bassa per gli anziani) significa che c'è qualche problema, se è inferiore a 88 – 89% vuol dire che probabilmente c'è bisogno di ossigeno.

Dove tenere le bombole di ossigeno?

Scegli un ambiente lontano da fonti di calore, quali forni, stufe, riscaldatori battiscopa o ampie finestre. Assicurarsi che la stanza è ben ventilato per prevenire l'accumulo di ossigeno in caso di una perdita. 2. Mettere le bombole in una zona dove non saranno rovesciate.

Dove si comprano le bombole di ossigeno?

2) La bombola di ossigeno può essere acquistata in farmacia dai privati, solo se muniti di ricetta medica con specifico utilizzo del farmaco per l'emergenza..

Come si prescrive l'ossigeno?

Il servizio prevede la consegna al paziente da parte del Medico di Medicina generale o del Pediatra di libera scelta della prescrizione dell'Ossigeno Terapia Liquida Domiciliare (OTL) su ricetta rossa cartacea con la dicitura “Ossigeno liquido 26.520 litri”.

Quali sono i DPI per proteggere il sistema respiratorio?

DPI respiratori: le maschere di protezione FFP
  • FFP1, adatta a particelle fini e polveri, quando la concentrazione è maggiore del TLV e inferiore a 4 volte il TLV;
  • FFP2, adatta a particelle fini e tossiche, quando la concentrazione è compresa tra 4 e 10 volte il TLV;

Quali sono le finalità del piano di emergenza?

Il Piano di emergenza ed evacuazione è un elaborato sintetico, che include le operazioni che i lavoratori devono attuare per prevenire le situazioni di rischio in caso di emergenza e per abbandonare il luogo di lavoro - o la zona pericolosa - in modo tempestivo e sicuro.

Come si fa un piano di emergenza?

Quali fattori bisogna considerare nella compilazione del piano di emergenza
  1. le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
  2. il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
  3. il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;
  4. le persone esposte a rischi particolari;

A quale normativa devono essere conformi gli ambienti di lavoro?

L'articolo 63 del D. Lgs. 81/2008 - Requisiti di salute e di sicurezza – definisce in via generale i requisiti fondamentali degli ambienti di lavoro, in particolare rinviando all'allegato IV che in gran parte riproduce prescrizioni dei previgenti D.p.r. n.

Quali sono le misure tecniche di prevenzione?

Valutazione e prevenzione dei rischi relativi alla presenza di atmosfere esplosive nei luoghi di lavoro. Le misure tecniche di prevenzione, l'eliminazione delle sorgenti, la sostituzione delle sostanze, l'inertizzazione e la ventilazione.

Articolo precedente
Diritto alla salute chi è tutelato?
Articolo successivo
Dove è arteria brachiale?