Che cosa significa prevalsero?

Domanda di: Germano Gatti  |  Ultimo aggiornamento: 30 gennaio 2022
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DIZIONARIO DI ITALIANOHOEPLI EDITORE.IT
1 Valere di più, avere più forza, più efficacia, più potere: sono certo che prevarrà la tua opinione; il suo buonsenso ha prevalso su tutti; la ragione deve sempre p.

Cosa vuol dire prevarranno?

PREVALERE. Esser di più valore, eccedere.

Cosa vuol dire Prevalicare?

intr. a. Abusare del proprio potere, della propria autorità, della propria influenza per conseguire un fine disonesto o per ottenere vantaggi personali; nel linguaggio giur., commettere un delitto di prevaricazione: il codice penale punisce il patrocinatore che prevarica.

Che cosa significa imporsi?

Far sentire la propria autorità, la propria superiorità: imporsi alla folla, ai proprî dipendenti; vorrebbe imporsi a tutti; s'impone con la sua statura gigantesca, incute rispetto, timore. ... di ispirare rispetto, suscitare ammirazione, incutere timore, soggezione, il verbo è talvolta usato (sul modello del fr.

Che si impone sinonimo?

v.tr. 5. volere, pretendere, esigere, richiedere.

Previdorm. Cosa significa essere diversi?



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Chi sono i benpensanti?

– Chi segue un modo di pensare comunemente reputato il migliore o il più equilibrato; in genere la parola ha una connotazione polemica e lievemente spreg., riferita a persona che in politica, nella vita sociale o in genere nella cultura, mantiene un atteggiamento conservatore: il conformismo dei benpensanti.

Cosa significa prevaricare una persona?

Il significato, in questo caso, è 'trasgredire'. Riferito a persone, prevaricare 'prevalere sugli altri in modo prepotente' si costruisce con la preposizione su: con l'inganno riusciva a prevaricare sugli altri.

Come si scrive prevaricare?

"Prevalicare" è una variante antica e non è più utilizzata. La forma corretta è "prevaricare".

Che cos'è la angheria?

angherìa s. f. – Variante di angaria, usata soprattutto in senso fig., atto di prepotenza, sopruso, vessazione: imporre, fare, usare, subire angherie; sentiva un orrore spontaneo e sincero per l'angherie e i soprusi (Manzoni).

Come si scrive ben parlante?

benparlante (o bèn parlante; meno com. bemparlante) s. m. e f. e agg. – Chi parla correttamente la propria lingua: seguire l'uso dei benparlanti.

Chi sono i parlanti?

Come sost., chi parla una determinata lingua, chi fa parte di una determinata comunità linguistica: nell'uso dei p.; la sensibilità linguistica dei parlanti. Accompagnato da avverbî, per indicare il modo di parlare, di esprimersi: ben p.

Come si dice pizza in romagnolo?

Un'altro dizionario dice: "Piada, nome romagnolo di una focaccia di farina chiamata altrove torta, schiacciata o pizza.

Come si dice Bello in Romagna?

_Tci Bèla in dialetto romagnolo significa sei bella, abbiamo pensato a questo nome in riferimento al fatto che nella birra è stata inserita la “pesca bella di Cesena.”

Come si dice ti saluto in romagnolo?

At salùt, burdèl!

Cosa vuoi che ti dica in romagnolo?

intent me ò fred!” Cosa vuoi che ti dica?

Qual è il numero di persone che parlano l'italiano?

In tutto, circa 63 milioni di persone nel mondo parlano italiano come prima lingua. Altri 3 milioni parlano italiano come seconda lingua. Questo fa dell'italiano la ventesima lingua più parlata del mondo.

Cosa vuol dire soperchieria?

– 1. L'azione e il fatto d'imporsi ad altri, abusando della propria maggiore forza, potenza o autorità: Dispiace poi sopra ogni villania ... Quella ch'è fatta con soperchieria A gente che non possa far difesa (Berni); ingiuriano per soverchieria, non per malizia (G.

Chi si impone sugli altri?

[pre-po-tèn-te] agg., s. 1 Che vuole imporsi sugli altri, far prevalere la sua volontà a ogni costo: persona p.; che palesa tale modo di essere: modi p.

Che comanda sinonimo?

≈ avere il comando (di), capeggiare, capitanare, dirigere, essere a capo (o al comando o alla guida) (di), governare, guidare, reggere. ↔ essere agli ordini (di), obbedire (a), prendere ordini (da), seguire.

Qual è il contrario di attenzione?

≈ applicazione, concentrazione, cura, diligenza, impegno, meticolosità, precisione, zelo. ↔ approssimazione, disattenzione, distrazione, imprecisione, inaccuratezza, negligenza, noncuranza, sbadataggine, superficialità, svagatezza, trascuratezza.

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