Che lavoro fare se ti piacciono le piante?

Domanda di: Fabiano Martini  |  Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2025
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Gli sbocchi lavorativi per chi possiede una formazione in botanica sono molteplici e includono professioni come botanico, ricercatore, micologo, floricoltore o florovivaista, naturalista e biologo.

Cosa studiare se ti piacciono le piante?

In generale il botanico studia il regno vegetale in tutti i suoi aspetti; in particolare studia le diverse strutture che caratterizzano il ciclo vitale delle piante ( semi, fiori, tuberi ecc.) e gli organismi che interagiscono con esse (batteri, funghi, alghe ecc.).

Come si chiama chi lavora con le piante?

Il BOTANICO, conosce in modo approfondito la biologia delle piante, nonché le loro interazioni con batteri e funghi, ed è in grado di applicare gli attuali saperi in campo agronomico e biotecnologico, affrontando i problemi della salute e della produttività delle piante negli ecosistemi agroforestali.

Come si diventa botanici?

Come si diventa botanici

Questo significa che non esiste un albo dei botanici, ma dovrai iscriverti ad uno affine come quello dei biologi. Trattandosi di una professione di tipo scientifico, per diventare botanico dovrai conseguire una laurea in Scienze Biologiche, Forestali, Naturali o Agrarie.

Quanto guadagna un botanico?

Prendiamo un esempio: lo stipendio di un agronomo in Italia è di 16.380 € all'anno, mentre un tecnico di laboratorio guadagna 14.175 € all'anno e il salario di un biologo invece è di 21.899 € all'anno.

Le piante ti insegnano a divertirti mentre lavori



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Qual è il lavoro più ben pagato in Italia?

A fornire una risposta è l'ISTAT. Secondo i dati raccolti, in cima ai professionisti più pagati d'Italia - con una media di 265mila euro lordi l'anno - ci sono i notai. Seguono i medici e i piloti d'aereo, con stipendi nettamente inferiori ma comunque superiori rispetto alla media nazionale.

Chi studia le piante come si chiama?

Per tutto il 19° secolo i botanici si dedicarono allo studio delle funzioni vegetali (fisiologia vegetale), tra cui la riproduzione sessuale delle piante con fiore che fu definitamene chiarita dal tedesco Eduard Strasburger nel 1880.

Dove può lavorare un botanico?

Lavorano principalmente nella ricerca di base o applicata nei settori della selezione vegetale, della medicina, della farmacia, delle scienze agricole e ambientali, dove pianificano progetti, si occupano di raccolte scientifiche e giardini botanici o amministrano operazioni di ricerca.

Come si chiama chi cura le piante?

Il fitopatologo è un laureato o diplomato in scienze agrarie o scienze biologiche [statuto Ordine Nazionale dei Biologi] che si occupa dello studio e della cura delle malattie delle piante naturali e coltivate.

Come si chiama chi ama le piante?

Egli la definì come una SOTTOCATEGORIA della BIOFILIA, perché la Fitofilia si concentra sulle piante, che sono soltanto uno degli aspetti della Natura viva. "FITO", dal greco phytón (ϕυτόν), significa pianta; "FILIA", dal greco philía (ϕιλία), significa amore o passione, quindi si tratta del nostro AMORE PER LE PIANTE.

Cosa studiare per lavorare in vivaio?

La formazione teorica di un addetto al vivaio deve comprendere elementi di botanica, biologia, chimica, fisiologia vegetale, fitopatologia, selvicoltura e arboricoltura. ma anche gestione aziendale e marketing.

Quanto si guadagna in un vivaio?

Il guadagno medio di un vivaista può variare in base a diversi fattori, tra cui la collocazione geografica, l'esperienza acquisita e le dimensioni e la tipologia del vivaio in cui opera. In Italia, in media, un vivaista può prevedere un guadagno annuale di circa 23.783 €.

Chi lavora con le piante?

Operaio agricolo / Vivaio piante orticole.

Perché piacciono le piante?

Le piante diminuiscono lo stress e l'ansia

Prima di tutto il colore e la forma della pianta risvegliano in noi una risposta atavica, ci calmano e ci rilassano. Le piante ci permettono di riprenderci dalla stanchezza mentale, riducono la pressione sanguigna e prendersene cura ha anche un effetto rilassante.

Cosa studiare se si ama la natura?

Scienze naturali e ambientali: cosa si studia?
  • chimica e biochimica.
  • botanica generale e sistematica.
  • geologia ambientale, geomorfologia e petrografia.
  • ecologia e geobotanica.
  • fisiologia animale.
  • genetica.
  • matematica ed elementi di statistica.
  • fisica.

Chi si cura con le piante?

La fitoterapia è una branca della farmacologia che si avvale delle proprietà terapeutiche delle piante e delle preparazioni da esse ottenute per la cura di diversi disturbi e affezioni. Il significato letterale del termine è infatti quello di “curare con le piante”, dal greco: phytos (pianta) e therapéia (cura).

Chi si occupa di alberi?

L'arboricoltore è l'esperto nella cura e gestione degli alberi in ambiente urbano. Possiede le giuste conoscenze, sia teoriche in arboricoltura, biologia e fitopatologia degli alberi, che pratiche per svolgere questa attività al meglio, possiede inoltre le abilitazioni necessarie e le assicurazioni richieste.

Come si chiama un appassionato di piante?

Sciafilo - Significato ed etimologia - Ricerca - Treccani.

Come laurearsi in botanica?

Per diventare botanico, è necessario conseguire una laurea appropriata, come Scienze biologiche o Scienze agrarie, seguita da un percorso di specializzazione in una specifica branca della botanica.

Cosa fa il biologo?

Profilo professionale. Chi è e cosa fa il biologo? Al biologo compete lo studio di struttura, organizzazione, funzioni e sviluppo degli organismi viventi, e della loro interazione con l'ambiente.

Come entrare all'orto botanico?

I biglietti sono acquistabili online, sarà sufficiente esibire in biglietteria il QR-code che riceverai dopo l'acquisto. Il biglietto è valido per un ingresso, ha durata fino alla chiusura dell'Orto botanico.

Dove studiare botanica in Italia?

Anche se in Italia non esiste ancora una laurea in botanica, è possibile studiare questa materia all'interno di altri corsi di laurea, come Biologia Ambientale, Forestale e Scienze Biologiche.

Chi aiuta le piante?

Rettili, anfibi, uccelli, mammiferi ma anche artropodi e addirittura altri insetti sono utilissimi aiutanti per proteggere le nostre piante da attacchi di parassiti, come ad esempio afidi, ragnetti rossi e acari.

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