Chi deve iscrivere il collaboratore alla gestione separata?
Domanda di: Marieva Cattaneo | Ultimo aggiornamento: 25 aprile 2024Valutazione: 5/5 (4 voti)
Devono iscriversi alla Gestione Separata INPS i liberi professionisti senza cassa. Rientrano in questa categoria tutti i lavoratori indipendenti che svolgono un'attività professionale non regolamentata da un Albo.
Chi deve fare l'iscrizione alla gestione separata?
I liberi professionisti senza cassa, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e altre categorie di lavoratori devono iscriversi alla Gestione separata, che si occupa di assicurare ai suoi membri la tutela previdenziale.
Chi iscrive i co.co.co alla gestione separata?
sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione separata INPS e sono, altresì, assicurati contro gli infortuni e le malattie professionali.
Quando ci si iscrive alla gestione separata?
L'iscrizione alla Gestione Separata deve essere effettuata entro trenta giorni dall'inizio dell'attività.
Chi paga i contributi nel contratto di collaborazione?
Per questo motivo il lavoratore non deve emettere fattura e non è obbligato ad aprire una partita IVA. Per quanto riguarda l'aspetto previdenziale, i contributi sono: per 1/3 a carico del collaboratore; per 2/3 a carico del committente.
La gestione separata
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Cosa si intende per gestione separata?
L'attività delle Compagnie è soggetta alla vigilanza IVASS. Una gestione separata (GS) è “un portafoglio di investimenti gestito separatamente dagli altri attivi detenuti dall'impresa di assicurazione, in funzione del cui rendimento si rivalutano le prestazioni dei contratti ad esso collegati”4.
Cosa si intende con gestione separata?
La gestione separata è una gestione finanziaria nella quale confluiscono i fondi delle polizze vita Ramo I, il cui patrimonio viene mantenuto distinto da quello della Compagnia Assicurativa e investito in modo prudenziale.
Cosa succede se non si è iscritti alla gestione separata?
La mancata iscrizione alla gestione separata non implica l'applicazione di eventuali sanzioni e il contribuente potrebbe eventualmente decidere di ignorare l'avviso e aspettare che l'iscrizione avvenga automaticamente.
Chi paga i contributi per la gestione separata?
I contributi vanno versati da committente e collaboratore nel lavoro occasionale ma sono a carico del professionista nel lavoro autonomo.
Chi sono i lavoratori iscritti alla gestione separata di cui all'art 2 comma 26 legge 335 95?
Se sei lavoratore parasubordinato, devi iscriverti alla Gestione Separata, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 26, legge 8 agosto 1995, n. 335. Sono considerati lavoratori parasubordinati: i soggetti con forme di collaborazione coordinata e continuativa (co.
Chi si deve iscrivere all'INPS?
Quando un datore di lavoro assume un dipendente ha l'obbligo di iscriversi all'INPS e comunicare l'assunzione al centro per l'impiego. Con questa procedura l'azienda ottiene un numero di matricola INPS per versare i contributi pensionistici del personale assunto.
Come funziona la gestione separata INPS?
Chi si iscrive alla “gestione separata INPS” deve versare al fondo i contributi che per 1/3 sono a carico del lavoratore collaboratore e 2/3 a carico del committente. I professionisti senza una cassa di riferimento devono invece versare autonomamente i contributi alla “gestione separata”.
Qual è un vantaggio della gestione separata?
L'insieme delle regole di bilancio e dell'attività di gestione fanno sì che la Gestione Separata non subisca la volatilità caratteristica degli altri prodotti finanziari: il patrimonio e il rendimento sono stabili e continui nel tempo, offrendo in questo modo tranquillità e sicurezza all'investitore.
Come viene calcolata la gestione separata?
Supponiamo che come professionista in gestione separata INPS il tuo reddito imponibile sia 20.000 € e che l'aliquota (percentuale) prevista sia il 26,23%. I contributi che dovrai versare saranno quindi il 26,23% di 20.000 € ovvero: 5.246 €. L'operazione da fare è la seguente: € 20.000 x 26,23 % = € 5.246,00.
Come si chiude la gestione separata INPS?
Cancellarsi dalla gestione separata INPS non è obbligatorio, ma è comunque possibile, su richiesta. Per chi desidera farlo non è prevista una procedura on line attraverso il sito web dell'INPS, ma si dovrà compilare un foglio cartaceo e presentarlo all'istituto, che provvederà poi all'interruzione della posizione.
Come funzionano i contratti di collaborazione?
Il Contratto co.co.co è assimilato al lavoro dipendente, quindi pur essendo una forma di lavoro subordinato viene trattato come questa tipologia. Il committente dunque emette una busta paga che indica il compenso pagato e i contributi versati, cioè le tasse versato anche per conto del lavoratore.
Cosa prevede il contratto di collaborazione?
Contratto co co co: significato e caratteristiche
I lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa lavorano in piena autonomia operativa, non sono sottoposti a vincoli di subordinazione e hanno un rapporto unitario con chi commissiona loro il lavoro.
Quanto costa registrare un contratto di collaborazione?
10) i contratti relativi a prestazioni di lavoro autonomo, compresi i contratti di collaborazione coordinata e continuativa non soggette a imposta sul valore aggiunto, scontano l'imposta di bollo nella misura fissa di 129,11 euro. Si ritiene dunque legittimo il pagamento dell'imposta di registro.
Come faccio a sapere se sono iscritto alla previdenza obbligatoria?
I lavoratori prossimi alla Pensione possono richiedere alle sedi Inps l'estratto conto certificativo che include l'attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale. I lavoratori possono consultare il proprio Estratto conto online attraverso il servizio dedicato.
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