Chi è il padrone delle Poste Italiane?
Domanda di: Bibiana Ferri | Ultimo aggiornamento: 16 giugno 2025Valutazione: 4.1/5 (13 voti)
Al 31 dicembre 2023 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail.
Chi sono i proprietari di Poste Italiane?
Poste Italiane si quota in Borsa
Il 70% delle azioni vendute appartiene agli investitori istituzionali mentre il 30% è stato riservato al pubblico indistinto residente in Italia e ai dipendenti residenti in Italia.
Chi sono i padroni di Poste Italiane?
Quotata alla Borsa di Milano dal 2015, attualmente con una capitalizzazione di mercato di circa 16,4 Mrd EUR, Poste Italiane S.p.A. è partecipata per il 64% circa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e dal Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Poste Italiane è un ente pubblico o privato?
Secondo il Consiglio di Stato, Poste Italiane è da ricondurre alla categoria degli organismi di diritto pubblico e, come tale, è soggetta alle norme sul diritto di accesso agli atti con riferimento al servizio pubblico di cui è affidataria, con conseguente affermazione della giurisdizione del giudice amministrativo (v.
Chi lavora alle Poste è dipendente statale?
In buona sostanza, il semplice dipendente delle Poste assume solitamente la qualifica di incaricato di un pubblico servizio e (praticamente) mai quella di pubblico ufficiale.
Per colpa di POSTE ITALIANE siamo costretti a …
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Da quando le Poste non sono più statali?
Nel 1861 nasce il Regno d'Italia. E il 5 maggio del 1862 vennero fondate le Regie Poste, che gestivano in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato, divenendo in seguito, fino al 1998, un ente pubblico.
Quando saranno privatizzate le Poste Italiane?
Nuove indiscrezioni confermano l'idea che l'operazione volta alla privatizzazione del 14% del capitale di Poste Italiane, inizialmente prevista per il 2H24, non dovrebbe avvenire prima di aprile 2025.
Chi finanzia Poste Italiane?
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. I Prestiti BancoPosta sono prodotti di finanziamento erogati da Compass Banca S.p.A., Deutsche Bank S.p.A., Findomestic Banca S.p.A.
Chi acquista le Poste Italiane?
Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane”) ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. (“Opus”) – interamente posseduta dalla famiglia Marconi – e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima S.p.A. (“Plurima” o la “Società”) per un corrispettivo basato su un ...
In che anno si sono privatizzate le Poste Italiane?
Il 12 ottobre 2015 inizia la privatizzazione di Poste Italiane, che verrà realizzata attraverso un'Offerta, rivolta ai risparmiatori italiani, ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e ad Investitori italiani e internazionali da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, di azioni della società corrispondenti a ...
Che gestore ha Poste Italiane?
Il cambio venne annunciato nel febbraio del 2021 e il periodo completo della transazione venne annunciato per il mese di marzo. Dal 16 giugno PosteMobile utilizza completamente la rete Vodafone, sostituendo così la precedente di Wind.
Chi sono i principali azionisti di Poste Italiane?
Azionariato di Poste Italiane
Al 31 dicembre 2022 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail.
Chi è Silvia Rovere?
E' founder e CEO di Equita Real Estate (già Sensible Capital), società di consulenza per investimenti in asset illiquidi, con uno specifico focus ESG. Dal 2017 a luglio 2023 è stata Presidente di Assoimmobiliare e in tal veste ha fondato, presso la SDA Bocconi, il RE Innovation Lab e la RE Innovation Academy.
Poste Italiane sono statali o private?
il 35% di Poste Italiane è in capo a Cassa depositi e prestiti. Il 29,26% è del Ministero dell'Economia. Quindi quasi il 65% è in “mano statale” il 23,08% di azioni è invece posseduto da investitori istituzionali (fondi comuni di investimento, i fondi pensione e le imprese di assicurazione...)
Chi lavora alle poste è un dipendente pubblico o privato?
In base a un primo orientamento maggioritario, il dipendente di Poste Italiane S.p.a. è da considerare un incaricato di pubblico servizio quando svolge l'attività di raccolta del risparmio postale, in quanto trattasi di attività avente una connotazione pubblicistica.
Chi vuole privatizzare Poste Italiane?
Il governo italiano vuole privatizzare Poste Italiane per una serie di motivi, tra cui: Recuperare risorse finanziarie per le casse dello Stato. Poste Italiane è un'azienda in buona salute finanziaria, con un fatturato di oltre 24 miliardi di euro e un utile netto di oltre 1,5 miliardi di euro.
Quando avverrà la privatizzazione di Poste Italiane?
È possibile, si ipotizza, che il collocamento prenda corpo tra il 20 novembre e la prima decade di dicembre, l'ultima finestra disponibile dell'anno. Altrimenti si rimanderà al 2025.
Quanto guadagna un direttore di filiale Poste Italiane?
La stima della retribuzione totale come Direttore Ufficio Postale è di 38.912 € all'anno, con uno stipendio base medio di 33.912 € all'anno.
Chi vigila sulle Poste Italiane?
L'intermediario Poste Italiane SpA – divisione servizi di BancoPosta è iscritto alla sezione D del RUI n. D000055289. Per verificare la relativa iscrizione vai al sito servizi.ivass.it. L'Intermediario è soggetto alla vigilanza dell'IVASS.
Quando prende un impiegato alle Poste?
Gli stipendi medi mensili per Impiegato/a presso Poste Italiane - Italia sono circa €1.389, ovvero 23% al di sopra della media nazionale.
Cosa succede se fallisce Poste Italiane?
Se falliscono le Poste fallisce lo stato che detiene il 35% con cassa depositi e prestiti e il 29% con il ministero dell'economia e finanza.
Chi ha privatizzato Poste Italiane?
La privatizzazione di una quota di Poste Italiane - dopo quella avviata nel 2015 dal governo di Matteo Renzi - fa parte del piano da 20 miliardi in tre anni annunciato con la scorsa legge di Bilancio.
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