Chi siano o chi sono?
Domanda di: Moreno Marchetti | Ultimo aggiornamento: 9 luglio 2025Valutazione: 4.4/5 (27 voti)
Anche quando ha valore di plurale, l'accordo del verbo si fa ugualmente al singolare: sento salire delle persone: chi sarà? L'accordo si fa però al plurale quando chi è predicato di un soggetto plurale: chi sono costoro? non so chi siano.
Quali sono o quali siano?
“Quando mi chiederanno quali sono i miei autori preferiti gli risponderò” oppure “Quando mi chiederanno quali siano i miei autori preferiti gli risponderò”. RISPOSTA: Sono entrambe corrette. Il congiuntivo è più formale e adatto allo scritto; l'indicativo è più comune e adatto al parlato.
Come capire se è indicativo o congiuntivo?
Si ha l'indicativo dopo verbi, nomi o aggettivi che esprimono certezza e obiettività. 2. Si ha il congiuntivo dopo verbi, nomi o aggettivi che esprimono opinioni, sentimenti, desideri e volontà personali. VERBI.
Come si scrive siano?
MODO IMPERATIVO DEL VERBO ESSERE
SII (TU) SIA (EGLI) SIAMO (NOI) SIATE (VOI) SIANO (ESSI) PROSEGUI IL RIPASSO CON IL MODO CONGIUNTIVO DEL VERBO ESSERE !
Chi fosse o chi sia?
RISPOSTA: Se assimiliamo la costruzione chi fosse a se qualcuno fosse, con riferimento al presente, la costruzione chi sia dovrebbe essere assimilata a se qualcuno sia, che non è prevista in italiano (e si sovrapporrebbe funzionalmente a se qualcuno fosse).
CE/CI e CHE/CHI - ITALIANO PRE A1 - SIANO
Trovate 18 domande correlate
Chi era o chi fosse?
“Chi fosse interessato mi contatti” o “chi sia interessato mi contatti”? Con l'imperfetto ci si riferisce al passato? (Chi era interessato, tre giorni fa, mi contatti adesso). RISPOSTA: La variante con il congiuntivo presente è ingiustificata, quindi da considerare errata.
Quando si usa sia e quando fosse?
Direi che sia un fatto di tempi (sia verbali che cronologici): “che sia brutto” = lo è sempre; “che fosse brutto” = lo era allora, quando ne parlammo.
Chi sono o chi siano?
Anche quando ha valore di plurale, l'accordo del verbo si fa ugualmente al singolare: sento salire delle persone: chi sarà? L'accordo si fa però al plurale quando chi è predicato di un soggetto plurale: chi sono costoro? non so chi siano.
Qual è il significato di "siano"?
dal antico slavo ecclesiastico сѣно (sěno) "paglia", "fieno"; da confrontarsi con il ceco seno "fieno".
Qual è la forma corretta del congiuntivo per "se fosse"?
Anche in questo caso, infatti, la formula “se sarei” è totalmente scorretta soltanto se si trova all'interno di un periodo ipotetico (nello specifico, dell'irrealtà o della possibilità), poiché in quei contesti l'unica forma corretta è “se fossi”, con il congiuntivo.
Quando usare il condizionale con il se?
La congiunzione se può reggere il condizionale quando introduce un'interrogativa indiretta, cioè una frase che esprime un dubbio o una domanda in forma indiretta, queste frasi dipendono da verbi come chiedere, domandarsi, non sapere: mi domando se le cose potrebbero cambiare; non so se mi piacerebbe abitare all'estero.
Che ti sia o che ti sei?
Il congiuntivo nell'oggettiva (sia) sarebbe di norma dopo un verbo esprimente opinione, cioè se pensare fosse usato nell'accezione di 'supporre'. Ma se il verbo pensare è usato nel significato di 'essere convinto' (e questo è nostro il caso) dopo il che è giusto l'indicativo (sei).
Chi voglia o chi volesse?
“È la prima volta che mi è capitato di sentire che Luigi VOGLIA/VOLESSE tornare nello stesso luogo in cui ha trascorso le vacanze”. A mio avviso sono entrambi corretti, con la differenza che VOGLIA si riferisce al futuro, mentre VOLESSE indica una contemporaneità.
Quali che siano significati?
di quale e siasi, cioè si sia (v. qualsisia)]. – Quale si sia, qualunque (ma esprime, più di quest'aggettivo, l'indifferenza): in q. momento; un giorno q.; a q.
Quando usare congiuntivo e indicativo?
Il congiuntivo è la forma verbale dell'incertezza, della possibilità, poiché esprime opinioni, dubbi, volontà, aspettative, desideri, emozioni, espressioni impersonali, mentre l'indicativo è il modo della certezza, della realtà.
Quando non va il congiuntivo dopo il che?
2. Non si usa con le espressioni: secondo me, probabilmente, forse, anche se, poiché, siccome, dopo che, dato che.
Qualinque è singolare o plurale?
Non ha plurale, ma può essere riferito, spec. se posposto, e nell'uso ant. anche preposto, a un nome plur.: cittadini qualunque, donne qualunque; noi e qualunque altri (Boccaccio).
Cosa vuol sì?
L'avverbio sì è la parola italiana usata generalmente per comunicare una risposta positiva, ed è il contrario di no. Può servire per: rispondere affermativamente a una domanda, in questo caso la si usa come una particella affermativa secca (valore olofrastico) oppure seguita da una precisazione.
Chi in grammatica cos'è?
Chi è un cosiddetto pronome doppio, invariabile, con valore ora dimostrativo-relativo (“chi [= colui il quale] non beve con me, peste lo colga!”), ora indefinito-relativo (“c'è chi [= qualcuno che] sogna un futuro diverso”).
Che tu sia o che tu fossi?
Come spiegato dal prof. Luca Serianni: “Il condizionale di volere e di altri verbi indicanti un desiderio, un'aspirazione, una necessità richiede la reggenza tipica dei verbi al passato” (Prima lezione di grammatica, 2006, p. 63); la costruzione corretta, pertanto, è “vorrei che tu fossi”.
Quando il congiuntivo è obbligatorio?
Il congiuntivo è infatti obbligatorio con congiunzioni complesse quali «nel caso che», «nel caso in cui», «qualora», «sempre che», «a condizione che», «ammesso che», «purché», frequenti nel linguaggio burocratico per quel tocco di ricercatezza che sanno dare alla pagina.
Quando si usa sia?
del verbo essere, usata come congiunzione disgiuntiva correlativa: è una casa confortevole, sia d'inverno sia d'estate; sia lui, sia un altro, per me è lo stesso (il secondo elemento della correlazione può essere introdotto anche da o oppure da che: sia lui o un altro, sia d'inverno che d'estate).
Che mi sia o che mi fosse?
Ma quando nella principale c'è un condizionale (e non un indicativo) di un verbo di volontà o desiderio, per esprimere la contemporaneità nel presente non si usa il congiuntivo presente, ma il congiuntivo imperfetto. e non: vorrei che tu sia. Riassumendo: si dice voglio che sia, ma vorrei che fosse, come cantava Mina.
Chi avesse o chi avrebbe?
Sono entrambe corrette. La seconda rappresenta l'evento dell'avere notizie come futuro (rispetto a un punto di riferimento passato); la prima lo rappresenta come ipotetico: il congiuntivo, infatti, configura la proposizione temporale introdotta da quando come temporale-ipotetica.
Dove trovo il mio IBAN Isybank?
Chi è il predatore della lucertola?