Come si coniuga redimere?

Domanda di: Fulvio Vitale  |  Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2021
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Coniugazione del verbo redimere
  1. Presente. io redimo. tu redimi. ...
  2. Passato prossimo. io ho redento. tu hai redento. ...
  3. Imperfetto. io redimevo. tu redimevi. ...
  4. Trapassato prossimo. io avevo redento. tu avevi redento. ...
  5. Passato remoto. io redensi. ...
  6. Trapassato remoto. io ebbi redento. ...
  7. Futuro semplice. io redimerò ...
  8. Futuro anteriore. io avrò redento.

Qual è il sinonimo di redimere?

[rendere libero da qualcosa che opprime, sottrarre a una condizione negativa, con la prep. da del secondo arg.: r. un popolo dalla tirannia] ≈ affrancare, emancipare, liberare, riscattare. ↔ asservire, assoggettare, schiavizzare, sottomettere.

Chi si redime?

Chi vuol redimere qualcuno è intenzionato a salvarlo, riscattarlo, affrancarlo dalla povertà, dall'infelicità, dall'altrui dominio o altro ancora; a ricondurlo sulla retta via, perché vive nella disonestà, nella vergogna, nella dipendenza da un vizio; o ancora, parlando di un popolo, a sottrarlo a una condizione di ...

Cosa vuol dire in italiano redimere?

redènto). – 1. Riscattare, liberare; con valore generico, proprio o fig., è del linguaggio letter. o elevato: [l'Italia] prega Dio che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà (Machiavelli); r. dalla schiavitù, dalla tirannia, dal servaggio straniero; r.

Qual è il sinonimo di attonito?

- [che dimostra sbalordimento e stupore: la notizia lo lasciò a.] ≈ allibito, esterrefatto, impressionato, meravigliato, sbalordito, sbigottito, strabiliato, stupefatto, stupito. ‖ smarrito, stordito. ↔ impassibile, imperturbabile, indifferente.

CONGIUNTIVO PRESENTE e PASSATO italiano (verbi irregolari, modali, ausiliari) - Learn Italian #1



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Che cosa significa esimersi?

Nel rifl., esimersi, sottrarsi a un obbligo, a un dovere, a un'imposizione: la sventurata tentò tutte le strade per esimersi dall'orribile comando (Manzoni); esimersi dall'intervenire a una riunione; mi esimo da qualsiasi responsabilità; non potersi esimere dal fare una cosa, essere costretto a farla. Part.

Qual è il contrario di apoteosi?

a. [elogio straordinario di una persona o di un fatto] ≈ apologia, celebrazione, esaltazione, glorificazione, incensamento, magnificazione. ↔ denigrazione, vituperazione.

Qual è il congiuntivo imperfetto?

Il congiuntivo imperfetto è la forma verbale della lingua italiana usata in genere nella proposizione subordinata laddove la principale al passato esprime insicurezza: Speravo che tu fossi sincero.

Come coniugare nuocere?

Coniugazione del verbo nuocere
  1. Presente. io n(u)occio. tu nuoci. ...
  2. Passato prossimo. io ho n(u)ociuto. tu hai n(u)ociuto. ...
  3. Imperfetto. io n(u)ocevo. tu n(u)ocevi. ...
  4. Trapassato prossimo. io avevo n(u)ociuto. ...
  5. Passato remoto. io nocqui. ...
  6. Trapassato remoto. io ebbi n(u)ociuto. ...
  7. Futuro semplice. io n(u)ocerò ...
  8. Futuro anteriore. io avrò n(u)ociuto.

Qual è il participio passato di nuocere?

nuòci, nocéte o nuocéte; part. pass.

Cosa significa redimere codice?

Almeno nella lingua del diritto civile redimere significa (o, per meglio dire, significava visto che è marcata in GDLI come voce in disuso) “riscattare un bene riacquistandone la proprietà o liberandola da un diritto o da un onere reale gravante su di esso o da un vincolo di sequestro o pignoramento” (GDLI s.v. § 10).

Che vuol dire riscattarsi?

Nel rifl., in senso morale, liberarsi dal disonore, dall'infamia, ecc.: con un comportamento irreprensibile, ha saputo riscattarsi dalla cattiva fama che si era conquistato in precedenza; anche, riprendersi dopo un iniziale cedimento: il nostro atleta, dopo una serie di prove deludenti, si è riscattato nell'ultima gara ...

Chi è il Redentore?

di Cristo; e il Redentore, per antonomasia, Gesù Cristo, secondo il concetto cristiano della redenzione: festa, nascita del R.; quadro, chiesa del Redentore. ... [nella religione cristiana, per antonomasia, Gesù Cristo, che, con il suo sacrificio, ha redento l'umanità] ≈ Salvatore.

Che tu sappia si può dire?

Qui di “che io sappia” è l'inizio di una risposta non impegnativa e “che tu sappia” sono l'inizio di risposte sulle quali si dichiara il proprio stato di conoscenza dei fatti, senza avere alcuna certezza che sia la risposta giusta.

Che verbo è SO?

La grafia accentata è sbagliata in ogni caso, a meno che non si tratti di una particolare desinenza come ad esempio nel caso della terza persona singolare dei verbi passare o pensare al passato remoto (passò, pensò). Tutte le volte in cui ci riferiamo al verbo sapere, dobbiamo scrivere tassativamente so e non sò.

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