Qual'è la differenza tra pressione diastolica e sistolica?

Domanda di: Alessandro Testa  |  Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2021
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La pressione massima, chiamata anche sistolica, corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie. La pressione minima, nota anche come diastolica, è la pressione nelle arterie quando il cuore si rilassa».

Quanta differenza ci deve essere tra pressione alta e bassa?

Detto questo, negli ultimi tempi si è capito che dopo i 50 anni conta moltissimo anche la differenza fra massima e minima: più è elevata, maggiore è il rischio cardiovascolare. Se, per esempio, a 60 anni la massima è 160, è paradossalmente meglio avere una minima a 90 che non a 80.

Quale deve essere il rapporto tra pressione minima e massima?

I VALORI DELLA PRESSIONE ARTERIOSA

Questi valori di normalità sono per l'età adulta 115-140 mmHG (millimetri di mercurio) come massima (pressione sistolica) e 75-90 mmHg come minima (pressione diastolica).

Quando i valori della pressione sono preoccupanti?

Se si ha una pressione arteriosa compresa tra 120/80 e 140/90, si può essere a rischio di sviluppare in futuro l'ipertensione, a meno che non si intervenga per riportare questi valori sotto controllo. Questa condizione è detta pre-ipertensione. Una pressione arteriosa superiore a 180/120 è pericolosamente alta.

Perché misurare la pressione 3 volte?

La pressione nei soggetti normotesi deve essere controllata annualmente; nell'iperteso deve essere misurata periodicamente per consentire al Medico di impostare le terapie più opportune, poi una volta al mese.

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