Quando si piantano le creste di gallo?

Come piantare le creste di gallo?

Preferisce un posizionamento in pieno sole. Può essere seminata tra aprile e maggio all'esterno (a terra o in vaso) oppure nei mesi di febbraio e marzo in ambiente protetto (letto caldo o semenzaio tipo questo o questo).

Come si cura la pianta cresta di gallo?

Come si coltiva il platycodon?

Il Platycodon ha corolle vistose e allegre, perfette per creare ciotole e arricchire bordure e roccaglia. Le piantine fioriscono bene anche in vaso, meglio se profondo e ben drenato, ma possono essere coltivate anche in piena terra, in zona fresca con sole alla mattina; non amano i terreni aridi e il caldo intenso.

Come coltivare al meglio l'erica?

L'importante è garantire alla pianta un buon equilibrio idrico: innaffiature mai abbondanti, ma moderate e costanti. Evita i ristagni e mantieni il terriccio ben drenato e allo stesso tempo sempre leggermente umido, di modo che l'erica né marcisca né si secchi.

Quanto bagnare la Celosia?

Fioritura della Celosia Cristata

Allo stesso modo, è importante mantenere il substrato sempre bagnato, ma non impregnato d'acqua. Quindi sarà sufficiente annaffiarla ogni 2-3 giorni.

Come curare Celosia Caracas?

Somministrare mensilmente fertilizzante liquido aggiunto all'acqua delle annaffiature (sospendere durante la fioritura); può essere coltivata nei giardini solo in zone con clima mite; essendo una pianta annuale, muore al termine del ciclo vegetativo.

Dove nasce la sterlizia?

La Strelitzia reginae è anche nota con il nome comune di Uccello del Paradiso (Bird of Paradise flower). E' il fiore tropicale per eccellenza. La Strelitzia è originaria del Sud Africa, dove è chiamata anche Crane Flower. Appartiene al genere Strelitzia, fa parte della famiglia delle Musaceae.

Come togliere i fiori secchi della campanula?

Per assicurare una fioritura continua occorre rimuovere i fiori non appena iniziano ad appassire. Questo assicurerà una fioritura costante durante tutta l'estate. Usate un coltello o una forbice ben affilati per evitare le sfilacciature dei tessuti.

Quando annaffiare la dipladenia?

In primavera e soprattutto in estate la dipladenia va innaffiata di frequente, lasciando asciugare il terreno tra un'annaffiatura e la successiva. La dipladenia può sopportare brevi periodi di siccità ma tollera poco gli ambienti secchi.

Che pianta è la platycodon?

Il Platycodon (Platycodon grandiflora, syn. Platycodon grandiflorus) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Campanulacee. Originaria dell'Asia, in particolare di Giappone, Cina, Siberia e Corea, cresce spontaneamente. La sua diffusione va dal mare all'alta montagna.

Come potare la curcuma?

Le Curcuma sono piante che non si potano.

Si eliminano solo le parti che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. La Curcuma si moltiplica per divisione dei rizomi. La moltiplicazione si effettua in genere al momento del rinvaso.

Quando fioriscono le sterlizie?

La Strelitzia fiorisce da autunno fino a primavera, ma dopo i cinque anni. La coltivazione della Sterlizia avviene per seme oppure per divisione. Per eseguire quest'ultima procedura si deve togliere dal vaso e deve dividere in due l'apparato radicale con un utensile affilato e disinfettato.

Quante volte bisogna annaffiare i fiori?

Per le piante in vaso e quelle sul balcone vale il contrario: devono essere bagnate ogni giorno perché, a differenza delle piante in giardino, non possono sviluppare radici profonde. In caso di forte caldo e siccità si consiglia di annaffiare i fiori anche due volte al giorno.

Cosa sono le piante annuali?

Cosa sono le piante annuali e quali sono le specie. ... Una pianta annuale vera ha un ciclo vitale breve: germina, cresce, fiorisce e muore (compreso l'apparato radicale) nel corso di un solo anno.

Quante volte innaffiare Erica?

Le eriche amano posizioni fresche e arieggiate. Durante l'inverno l'esposizione ideale è al sole nelle zone settentrionali mentre al sud, tenere a mezz'ombra. Innaffiare regolarmente ogni 10/15 giorni in modo da lasciare il terriccio leggermente umido ma non inzuppato…!

Perché l'erica secca?

L'erica è sensibile al calcare quindi l'acqua con cui la bagni deve avere un bassissimo tenore in calcare.