Significato di schifare una persona?

Domanda di: Costantino Testa  |  Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2021
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intr. (aus. avere) Non degnarsi, essere ritroso a fare una cosa: li quali volentieri guida e servidor ne saranno, se di prendergli a questo oficio non schiferemo (Boccaccio).

Come si dice schifo in italiano?

[schì-fo] s.m. 2 Persona, animale o cosa che provoca ribrezzo, disgusto: quel film è uno s.

Cosa vuol dire ho schivato?

[cercare di non imbattersi in qualcuno o qualcosa: schivare un ostacolo; schivare una persona] ≈ dribblare, evitare, scansare, scostare, sottrarsi (a), [riferito a un colpo e...

Cosa vuol dire additandomi?

. - Propriamente significa " ripiano sopra un pendio ", " sporgenza sopra un ripido scoscendimento ", come in Pg IV 47 " Figliuol mio ", disse, " infin quivi ti tira ", / additandomi un balzo poco in sùe / che da quel lato il poggio tutto gira;...

Quale il contrario di schifo?

schifo, voltastomaco. ↔ gusto, piacere.

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Che schifo etimologia?

Etimologia dal francese antico: eschif, a sua volta dal francone: skiuhjan aver riguardo, rispetto. Da cui anche schivo, schivare.

Quali sono i sinonimi di schifo?

Sinonimo di: Schifo (s.m.)
  • schietto.
  • schifare.
  • schifezza.
  • schifiltoso.
  • schifo.
  • schifosaggine.
  • schifosamente.
  • schifoso.

Che odia sinonimo?

Altri sinonimi:avversione, uggia, veleno, abominio, disamore, abominazione.

Cosa vergognosa sinonimo?

[di cosa, azione, ecc., che è causa di vergogna: comportamento v.] ≈ biasimevole, censurabile, disdicevole, disonorevole, indegno, riprovevole, (lett.) vituperevole. ↑ bieco, esecrabile, (lett.)

Che si vergogna sinonimo?

disdoro, disonore, ignominia, infamia, onta, scorno, (lett.) vituperio.

Cosa vuol dire essere ripugnante?

Che suscita ripugnanza fisica o spirituale: un individuo r., di una sporcizia o di una immoralità r.; un insetto r.; un odore, uno spettacolo ripugnante.

Qual è il sinonimo di ripugnante?

≈ disgustoso, nauseante, repellente, ributtante, (non com.) ripulsivo, rivoltante, schifoso, stomachevole. ↓ sgradevole, spiacevole. ↔ affascinante, attraente, seducente.

Cosa significa essere famelico?

[che ha costantemente fame, riferito spec. ad animali: branco di lupi famelico] ≈ affamato. ↑ ingordo, insaziabile, vorace.

Che significa una persona sgradevole?

s- (nel sign. 1)]. – Che riesce sgradito, che produce un effetto non piacevole, relativamente alla sfera sensoriale e psichica: un odore, un sapore s.; una voce s.; una s. tonalità di colore; una persona, una compagnia s.; è successo un fatto molto s.; ho ricevuto una s.

Che cosa fa rima con casa?

Rima con: casa
  • cerasa.
  • cimasa.
  • mortasa.
  • accusa.
  • acetilcellulosa.
  • alosa.
  • andropausa.
  • antivaiolosa.

Quando una persona si vergogna?

La vergogna

Essa è definita l'emozione dell'autoconsapevolezza e nasce in seguito all'auto-valutazione di un fallimento personale rispetto a uno standard desiderato in accordo a regole, scopi o modelli di comportamento condivisi.

Che causa vergogna?

Quindi sorge la vergogna quando i "difetti" di una persona sono esposti agli altri e derivano dalla valutazione negativa (reale o immaginaria) degli altri; la colpa, d'altra parte, deriva dalla propria valutazione negativa di se stessi, ad esempio, quando si agisce in contrasto con i propri valori o l'idea di se stessi ...

Qual è il sinonimo di timore?

sm paura, sgomento, ansia, trepidazione, apprensione, allarme, preoccupazione, sospetto, dubbio, scrupolo | soggezione, rispetto, riguardo, deferenza. contrari coraggio, audacia, baldanza, eroismo, sprezzo del pericolo | strafottenza, arroganza, sfrontatezza.

Qual è il sinonimo di sentiero?

≈ cammino, direzione, percorso, pista, strada, via. sentièro (ant. sentière, sentèro) s. m. [dal fr.

Qual è il sinonimo di strada?

≈ cammino, via.

Qual è il sinonimo di titubante?

≈ dubbioso, esitante, (non com.) esitoso, incerto, insicuro, irresoluto, (lett.)

Cosa significa quando una persona si vergogna?

Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un'azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito: sentire, avere, ...

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