A cosa serve l'ippocastano?
Domanda di: Quarto Barbieri | Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2021Valutazione: 4.4/5 (54 voti)
Nella medicina popolare, le foglie di ippocastano vengono utilizzate come rimedio contro la tosse, le artriti e i reumatismi. Altri impieghi non approvati delle foglie di questa pianta, riguardano il loro utilizzo per contrastare disturbi quali emorroidi, flebiti, vene varicose e dolori mestruali.
Quante gocce di ippocastano?
La tintura madre di Aesculus viene utilizzata prevalentemente per trattare problemi al microcircolo e migliorare il sistema digerente. Posologia: 40 gocce mescolate in un po' d'acqua da consumarsi da una a tre volte al giorno.
A cosa serve la tintura madre di ippocastano?
La Tintura Made di Ippocastano ha proprietà astringenti ed antinfiammatorie, viene utilizzato in caso di ragadi ed emorroidi. L' Ippocastano è un valido sostegno in caso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Riduce la ritenzione idrica ed è utile in presenza di cellulite.
Che forma ha l'ippocastano?
L'Ippocastano può arrivare a 25-30 metri di altezza; presenta un portamento arboreo elegante ed imponente. La chioma è espansa, raggiunge anche gli 8-10 metri di diametro restando molto compatta. L'aspetto è tondeggiante o piramidale, a causa dei rami inferiori che hanno andamento orizzontale.
Cosa si può fare con il frutto dell'ippocastano?
Si tratta di un prodotto portentoso per decongestionare e migliorare la circolazione e il tono venoso. Utile anche per combattere la ritenzione idrica, l'ippocastano svolge un'azione drenante stimolando la diuresi e l'espulsione delle tossine attraverso l'acido urico.
Ippocastano
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Come utilizzare le castagne matte?
Il metodo della sabbiatura consiste nel riporre le castagne crude a strati alternati nella sabbia, per conservarle in modo naturale. Se preferite conservare le castagne già cotte, potete cucinarle come caldarroste oppure anche lesse e poi congelarle nei sacchetti alimentari.
Cosa fare con le castagne dell'ippocastano?
Si dice che il frutto dell'ippocastano, la cosiddetta castagna amara (anche chiamata castagna matta), abbia proprietà miracolose. Le nonne consigliavano di tenerne sempre uno in tasca o nella borsa in modo da tenere lontano i malanni autunnali, come il raffreddore e la tosse.
Dove si trova l'ippocastano?
Habitat dell'ippocastano
Oggi è coltivato e diffuso in tute le zone temperate dell'Europa, dalla pianura fino a 1200 m. di altitudine. In Italia è diffusa in tutte le regioni, soprattutto in quelle centro-settentrionali.
Quanto costa un ippocastano?
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Come curare un ippocastano?
Ippocastano, cure
Man mano che cadono le foglie e le parti secche della pianta, è necessaria la rimozione meccanica: raccogliete foglie e rametti secchi e, possibilmente, bruciateli! Eseguite una raccolta costante e completa con relativa distruzione di tutto il fogliame caduto ai piedi dell'albero di ippocastano.
A cosa serve il medicinale escina?
Questa sostanza, contenuta anche in alcuni preparati medicinali, è in grado di aumentare la resistenza e diminuire la permeabilità dei capillari (azione anti-edema): per questa sua caratteristica viene impiegata nel trattamento di vari tipi di edemi, in caso di vene varicose ed emorroidi, ematomi e contusioni e di ...
A cosa serve il rusco?
Il rusco vanta, dunque, proprietà vasoprotettrici, venotoniche e antinfiammatorie, astringenti e diuretiche. È quindi particolarmente consigliato come rimedio naturale per favorire e proteggere la circolazione venosa e prevenire le emorroidi.
A cosa serve il meliloto?
Il meliloto possiede un'attività farmacologica antinfiammatoria e antiedemigena, diuretica e flebotonica, leggermente sedativa. Per queste ragioni, il meliloto viene usato nei casi di insufficienza venosa e linfatica, disturbi postflebitici, ritenzione idrica, somatizzazioni ansiose viscerali e insonnia.
Come si usa la tintura madre di betulla?
Utilizzo in breve: assunzione per via orale, dosaggio generico 30-40 gocce al giorno in poca acqua, tre volte al giorno, lontano dai pasti. Da assumere con diversi dosaggi in base al tempo del trattamento, da usare in combinazione con altri rimedi, infusi, tinture ed oli essenziali anche per uso esterno.
Che cos'è la vite rossa?
La vite rossa è una pianta conosciuta e coltivata praticamente da sempre in tutto il mondo. I suoi frutti, le foglie, i vinaccioli, le bucce sono usati a scopo alimentare e cosmetico. Una pianta considerata sacra perché il vino è simbolo di immortalità e fecondità in diverse culture e religioni.
Come sono i fiori dell'ippocastano?
I fiori, costituiti da un piccolo calice a 5 lobi, una corolla con 5 petali e gola gialla, sono ermafroditi. I frutti sono grandi capsule sferiche e aculeate di colore verde chiaro contenenti 1 -3 semi di colore marrone lucido non commestibili chiamate comunemente con il nome di castagna matta.
Quanto cresce ippocastano?
L'ippocastano cresce con rapidità e in breve raggiunge grandi misure arrivando anche a trenta metri circa di altezza: è un albero dalla lunga vita. Presenta radici molto grosse con una sezione che ricordano la forma del cuore e che sono capaci di espandersi in profondità.
Come sono le radici dell'ippocastano?
Radici: L'apparato radicale è costituito da radici molto espanse, che costituiscono in superficie una fitta trama. Assume uno sviluppo volumetrico molto esteso e abbastanza superficiale, e quindi può determinare danni a strutture fisse, come manufatti in muratura e manti stradali.
Come si chiama l'albero delle castagne matte?
La castagna matta, o castagna selvatica, è il seme dell'Aesculus hyppocastenum, l'ippocastano, albero appartenente alla famiglia delle Hippocastanaceae. L'ippocastano è originario dell'Asia, oggi ampiamente coltivato anche in Europa, dove è usato come albero ornamentale lungo le strade e nei parchi urbani.
Perché non si possono mangiare le castagne dell'ippocastano?
Mangiare castagne matte provoca intossicazione, che se sottovalutata può sfociare in problemi più seri come lesioni intestinali e renali. Questo perché le castagne dell'ippocastano contengono saponine, sostanze che hanno un effetto irritativo e che causano vomito e diarrea, in base alla quantità che è stata ingerita.
Perché si chiama ippocastano?
Il nome ippocastano è composto dalle parole hippos (cavallo) e kastanon (castagno), etimologia che ha anche dato il nome tedesco di "Rosskastanie" e che deriva dal fatto che in passato i suoi semi venivano usati per guarire i cavalli.
Quali castagne non si possono mangiare?
Quelle che infatti capita di vedere per terra lungo i viali di paesi e città, anche se all'aspetto sono belle grosse ed uguali a quelle vere, sono "castagne matte" o "castagne d'India" o castagne false o selvatiche e sono tossiche, non commestibili.
Cosa si mangia del castagno?
Le castagne commestibili sono il frutto dell'albero del castagno e si raccolgono nei boschi, ad un'altitudine che può variare dai 300 ai 1200 metri. Sono contenute in "gruppo" all'interno di un riccio, che si trasforma da verde a marrone durante la maturazione e che è ricco di aculei.
Che significa castagna matta?
La castagna matta è il frutto dell'ippocastano, non del castagno, ha una forma più tondeggiante rispetto alle castagne e non è commestibile. Gli Gnomi nel raccolgono tantissime da regalare a tutti i loro amici umani perché le tengano in tasca.
Come cucinare castagne selvatiche?
Mettete le castagne all'interno di una pentola con dell'acqua fredda e accendete la fiamma, portate ad ebollizione. A questo punto, lasciate cuocere le castagne per 10 minuti, questa operazione vi consentirà di far ammorbidire per bene le castagne, pellicine comprese, così si sbucceranno subito.
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