Da quando è operativa la conferenza permanente stato-regioni?

• Abruzzo;
• Basilicata;
• Calabria;
• Campania;
• Emilia Romagna;
• Friuli-Venezia Giulia;
• Lazio;
• Liguria;

A cosa serve la Conferenza Stato Regioni?

Compito di questo ente è contribuire alla formazione di una volontà unitaria tra stato e regioni, nelle materie di interesse regionale. Tra le sue prerogative principali, da segnalare l'influenza nella decisione dei criteri di ripartizione delle risorse finanziarie che la legge assegna alle regioni.

Cosa prevede l'accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011?

In particolare, l'Accordo Stato Regioni del 21/12/11 sulla formazione sicurezza lavoratori prevede una durata dei corsi variabile in funzione del settore di appartenenza dell'azienda (con durate minime di 8 ore per aziende ricadenti nella classificazione “Rischio Basso”(disponibile anche in modalità E-Learning), 12 ore ...

Quale dei seguenti accordi definisce i contenuti minimi della formazione dei DL SPP?

34 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, i contenuti i contenuti minimi e le modalità della formazione, nonché dell'aggiornamento per il Datore di Lavoro che intende svolgere, nei casi previsti dal decreto stesso, i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (di seguito DLSPP).

Quale accordo e per la formazione?

L'accordo stato-regioni sulla formazione dei lavoratori in materia di sicurezza. L'articolo riepiloga i contenuti principali dell'Accordo Stato-Regioni, sottoscritto l'11 gennaio 2012, che disciplina finalmente durata, contenuti minimi e modalità della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Quale regolamento ha modificato negli ultimi anni la formazione?

Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni - risposta al quesito relativo alla formazione e valutazione dei rischi per singole mansioni ricomprese tra le attività di una medesima figura professionale.

Chi ha scelto i nomi delle regioni?

Chi ha inventato le Regioni italiane? L'idea di dividere l'Italia in regioni fu di Augusto. Il primo imperatore romano ripartì il territorio dell'Italia continentale in undici zone, indicate con i numeri prima ancora che con i nomi.

Qual è la ventunesima regione italiana?

Lunezia è la regione Emilia Lunense (non Emilia Romagna) che fu istituita nel 1946 e poi “sospesa” e quindi rimasta incompiuta. Allora i padri costituenti vollero ricalcare la suddivisione savoiarda istituendo ventuno Regioni con peculiari qualità amministrative.

Come nascono i nomi delle regioni?

Dal plurale di Marca, che identifica un territorio di frontiera, elaborato per designare il territorio a livello politico e amministrativo durante l'Alto Medioevo, infatti il termine si riferisce al periodo in cui la regione era una zona ai margini dell'impero di Carlo Magno nell'VIII secolo d.C.

Quale è la regione più bella d'Italia?

Al vertice della nostra classifica troviamo la regione del Veneto, molto apprezzata dai turisti stranieri sia grazie al Lago di Garda, sia per città come Verona e Venezia.

Quali regioni hanno preso il nome degli antichi abitanti?

Il Lazio prende il nome dai Latini, popolo indoeuropeo calato in Italia dall'Europa centrale dopo il 1·500 a.C. e stanziatosi in questa regione dell'Italia centrale. L'Abruzzo prende il nome dall'antico popolo italico dei Pretuzi, che risiedeva nell'area dell'odierna città abruzzese di Teramo nel 1° millennio a. C.

Quali sono i principali poteri delle Regioni?

Le Regioni hanno il potere di legiferare nelle materie che la Costituzione non riservi al Parlamento. Nell'ambito della legislazione esclusiva del Parlamento, le Regioni hanno competenza legislativa fino a quando e nella misura in cui vi siano espressamente autorizzate da una legge nazionale.

Che cosa vuol dire il nome della regione?

Il nome della regione richiama l'antico nome - Latium - dato alla regione dai Latini, progenitori degli antichi romani ed a loro volta così chiamati perché stabilitisi su di un territorio largo ("latus" in latino), inteso anche come "paese pianeggiante".

Quando devono essere effettuate la formazione e ove previsto l'addestramento specifico?

Per i lavoratori, la formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione: 1. della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; 2.

Qual è la durata minima del corso di aggiornamento per preposto?

Il corso di formazione per preposti deve avere una durata minima di 8 ore ed è valido per tutte le tipologie di rischio individuate dai codici Ateco.

Quali sono le novità introdotte nel Testo Unico?

Cosa si intende per formazione specifica?

1, del d. lgs. n. 81/2008 – ma alla cosiddetta formazione “specialistica”, una formazione che può essere “necessaria in relazione a fattori di rischio, legati alle particolari modalità di svolgimento del lavoro”.