Qual è la normativa che disciplina il lavoro agile?
Domanda di: Dr. Lidia Vitali | Ultimo aggiornamento: 24 dicembre 2021Valutazione: 4.5/5 (32 voti)
Il lavoro agile è disciplinato dalla legge del 22 maggio 2017, n. 81, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2017, ed entrata in vigore il 14 giugno 2017.
Quale legge disciplina il lavoro agile?
La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Quali categorie di lavoratori beneficiano del diritto di accedere allo smart working?
La normativa attualmente vigente ha prorogato fino al 31 ottobre 2021 i lavoratori fragili pubblici e privati potranno svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la destinazione a diversa mansione, chiaramente compresa nella stessa categoria o area di inquadramento, o con lo ...
Chi può usufruire del lavoro agile?
Al di là delle disposizioni delle singole aziende, alcune categorie di lavoratori possono usufruire del lavoro da remoto in versione semplificata fino al 31 dicembre 2021: sono i lavoratori fragili, i lavoratori con figli disabili e coloro che hanno figli sotto i 14 anni.
Quale legge ha normato lo smart working in Italia?
Il 12 marzo 2020 la Ministra Dadone ha poi firmato la Direttiva 2/2020 in relazione all'emergenza Covid-19 che sostituisce la Direttiva n. 1/2020. Il nuovo documento rafforza ulteriormente il ricorso allo smart working, prevedendo che questa diventi la forma organizzativa ordinaria per le pubbliche amministrazioni.
01/07/2021 - Disciplina del lavoro agile nell'ordinamento italiano
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Chi può richiedere lo smart working pubblica amministrazione?
Chi potrà usufruire del lavoro agile? ... È facilitato l'accesso allo smart working a genitori con figli minori di 3 anni o disabili e ai dipendenti con disabilità.
Quando si rientra dallo smart working?
Il decreto legge del 23 luglio 2021 n. 105 (che ha prorogato lo stato di emergenza al 31 dicembre 2021) ha ripristinato, a favore della categoria dei lavoratori “fragili”, il diritto allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile con effetto retroattivo dal 1 luglio 2021 al 31 ottobre 2021.
Chi può fare lo smart working?
Genitori dipendenti con figlio convivente, minore di 16 anni, in quarantena disposta dalla ASL, in didattica a distanza (DAD) o affetto dal virus Covid-19. Genitori, dipendenti privati, con figlio in condizioni di disabilità grave, riconosciuta ai sensi della L. 104/1992.
Chi può usufruire dello smart working?
Green Pass e lavoro, chi ha diritto allo smart working: «Tutti i dipendenti pubblici in presenza» ... Ma il lavoro agile non è obbligatorio né il lavoratore può imporlo all'azienda.
Chi può stare in smart working?
Pubblico impiego e dipendenti privati: smart working per i lavoratori fragili, ma non per chi ha figli disabili. Il decreto legge dello scorso 23 luglio ha prorogato lo smart working per i lavoratori fragili e con disabilità della pubblica amministrazione e del settore privato, fino al prossimo 31 ottobre 2021.
Chi lavora da casa deve avere il Green Pass?
Non avere il green pass non potrà mai diventare il pretesto per lavorare da casa. ... E ancora: «Il lavoratore che dichiari il possesso della predetta certificazione, ma non sia in grado di esibirla, deve essere considerato assente ingiustificato e non può in alcun modo essere adibito a modalità di lavoro agile».
Chi ha diritto allo Smart Working fino al 31 dicembre 2021?
Lavoratori fragili: proroga al 31 dicembre 2021 per smart working e tutele previdenziali. I lavoratori fragili possono ricorrere allo smart working fino al 31 dicembre 2021 e l'assenza dal lavoro viene equiparata al ricovero ospedaliero.
Chi non ha il Green Pass può fare Smart Working?
E questa circolare prevede che un dipendente possa fare solo un giorno di lavoro da remoto alla settimana, solo alcune categorie possono farne due. ... Con queste modalità, dunque, chi non ha il green pass e ottiene di poter lavorare in smartworking sa che può farlo solo un giorno alla settimana.
Che differenza c'è tra smart working e lavoro agile?
Entrambe si fondano sull'utilizzo della tecnologia, che nel caso dello smart working diventa strumento per facilitare le comunicazioni a distanza, mentre nell'agile working si sostituisce anche alle comunicazioni scritte e burocratiche.
Come viene pagato lo Smart Work?
Stipendio e smart working: cosa cambia
In maniera molto semplice, questo vuol dire che, a parità di mansioni, l'impiegato che lavora in smart working ha diritto a percepire la stessa retribuzione del dipendente che compie la sua prestazione lavorativa secondo la procedura tradizionale.
Quali sono le piattaforme abilitanti legate alla produttività?
Principali rivali di questi giorni Zoom Cloud, Gotomeeting, Hangout, Microsoft Team e Houseparty, che però sono usati per motivi e scopi differenti.
Chi ha diritto allo smart working 2021?
Sebbene queste normative siano giunte a scadenza, lo Smart Working resta un diritto per i lavoratori fragili, disabili o immunodepressi.
Come cambia lo smart working dopo il 15 ottobre?
Tra la metà e la fine di ottobre tutti i dipendenti pubblici torneranno a lavorare in presenza (con green pass) partendo “da subito”, quindi già dal 15 ottobre, con la presenza in servizio del personale preposto alle attività di sportello e di ricevimento degli utenti (front office) e dei settori preposti alla ...
Quando si torna in ufficio?
A partire dal 15 ottobre i dipendenti pubblici torneranno in ufficio. Il premier Mario Draghi ha firmato il dpcm e prevede che “la modalità ordinaria di lavoro nelle Pubbliche amministrazioni torna ad essere quella in presenza”.
Cosa vuol dire Smart Working semplificato?
Lo smart working semplificato è la misura introdotta dal Governo per permettere ai lavoratori senza accordo individuale di lavorare da casa.
Cosa succede a chi non ha il Green Pass?
Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass va incontro ad una multa che va da 600 a 1.500 euro. ... Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.
Chi controlla il Green Pass all'idraulico?
Il titolare dell'azienda che opera al suo interno viene controllato dal soggetto individuato per i controlli all'interno dell'azienda. Il datore di lavoro della colf o della badante è tenuto a verificare che la dipendente abbia il green pass? Sì.
Chi controlla il Green Pass in azienda?
Anche tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell'azienda sono soggetti al controllo del Green pass.
Dove serve il Green Pass dal 15 ottobre?
Trasporti e green pass dal 15 ottobre
Chi intenda viaggiare a bordo di mezzi infraregionali dovrà esibire la certificazione verde. Ciò include aerei, autobus, treni e navi. Dal 15 ottobre invece il green pass verrà chiesto anche ai lavoratori impiegati nel settore dei trasporti.
Per chi è obbligatorio il Green Pass dal 15 ottobre?
Dal 15 ottobre il Green pass è diventato obbligatorio per l'accesso a tutti i luoghi di lavoro, sia nel settore pubblico che nel privato, fino al 31 dicembre, termine dello stato d'emergenza.
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