In quali casi è prevista la sorveglianza sanitaria per gli addetti a videoterminale?

Domanda di: Artemide Ferrari  |  Ultimo aggiornamento: 25 dicembre 2021
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La legge prevede inoltre che un lavoratore addetto ai VDT debba essere sottoposto a visita medica di controllo ogni 2 anni se presenta delle limitazioni o se ha un'età superiore ai 50 anni, invece ogni 5 anni in condizioni di normalità visiva o con età inferiore ai 50 anni.

Quando si applica la sorveglianza sanitaria in materia di attività lavorative che comportano l'uso di videoterminali?

Per il lavoratore che utilizza il computer per almeno 20 ore complessive settimanali è previsto l'obbligo della sorveglianza sanitaria obbligatoria (c. 1, art. 176 TU 81/08).

Quali sono le interruzioni lavorative previste dalla normativa vigente per il lavoratore addetto ai VDT?

La norma prevede pause ed interruzioni del lavoro al vdt che sono oggetto di accordi tra le parti, ma che comunque devono essere garantite nella misura di 15 minuti ogni 120 di attività al videoterminale.

Cosa dicono le norme per gli operatori su videoterminale?

Il DLgs 81/08, Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, considera il lavoro al Videoterminale un'attività che comporta possibili rischi per i lavoratori, e per la quale quindi è obbligatorio effettuare la valutazione dei rischi e l'attuazione di interventi volti a proteggere la salute e sicurezza dei lavoratori ...

Chi è sottoposto alla sorveglianza sanitaria aziendale per rischio VDT?

I lavoratori videoterminalisti sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria, in particolare riguardo ai rischi per la vista e per gli occhi e ai rischi per l'apparato muscolo-scheletrico.

Pillola CDL - La sorveglianza sanitaria sul luogo di lavoro



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In che cosa consiste il programma di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti al rischio VDT?

LAVORATORE ESPOSTO A RISCHIO VDT

Colui che utilizza un'apparecchiatura munita di videoterminale in modo sistematico e abituale per almeno 20 ore settimanali, dedotte le pause di cui all'art. 175. Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività.

Quando l'operatore è sottoposto a rischio VDT?

- “affaticamento visivo (bruciori, lacrimazione, astenopia, fotofobia, diplopia); - disturbi muscolo-scheletrici (cefalea, cervicobrachialgie, lombalgie); - stanchezza (disturbi di tipo psicologico e psicosomatico)”.

Chi è il videoterminalista secondo il D Lgs 81 08?

Secondo la definizione introdotta dall'articolo dall'art. 173 del d. lgs. 81/2008, il videoterminalista è quel lavoratore che fa uso di videoterminali (VDT), ossia di attrezzature munite di schermi alfanumerici e grafici a prescindere dal tipo di visualizzazione utilizzato.

Che cosa tratta il D Lgs 81 08 al Titolo VII?

Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto ad un'interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale.

Chi è il lavoratore che utilizza i videoterminali secondo l'art 173 del d lgs 81 2008?

Lo stesso articolo definisce lavoratore, colui che all'interno dell'azienda utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per 20 ore settimanali senza contare le interruzioni e le pause giornaliere.

Quando è considerato lavoro in quota?

Lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 mt rispetto ad un piano stabile.

Qual è la misura di prevenzione principale per una postazione di lavoro al VDT?

Bisogna evitare i riflessi sullo schermo ed eccessivi contrasti di luminanza e abbagliamenti all'operatore, disponendo la postazione di lavoro in funzione dell'ubicazione delle fonti di luce naturale e artificiale (in particolare le postazioni dovrebbero essere posizionate in modo da avere la luce naturale di fianco.

Qual è la migliore disposizione del lavoratore al videoterminale?

Lo schermo deve essere posizionato in modo da non dover ruotare il corpo, evitando riflessi e abbagli sul monitor provenienti da fonti di luce. La distanza ideale tra lavoratore e schermo è pari alla lunghezza di un braccio mentre l'altezza ideale è quella di un palmo sotto gli occhi.

Quale condizione rende il lavoro al videoterminale un caso di rischio specifico?

Il lavoro al videoterminale è considerato usurante in quanto comporta dei rischi specifici per la salute dei lavoratori come: ... rischi derivanti dall'affaticamento fisico o mentale; rischi derivanti alle condizioni ergonomiche; rischi derivanti dalle condizioni di igiene ambientale.

Quando si verifica l affaticamento mentale?

L'affaticamento mentale lavorativo, in generale, si determina quando le capacità di una persona non sono adeguate rispetto al tipo e al livello delle richieste lavorative.

Quali sono gli effetti principali del lavoro al videoterminale?

Nella “Scheda tecnica n°17: la postazione di lavoro al videoterminale”, si ricorda che i principali effetti sulla salute connessi con il lavoro al VDT sono: - affaticamento visivo (astenopia); - disturbi muscolo – scheletrici; - stress.

Che cosa tratta il D Lgs 81 08 nell'allegato Xxxvi?

Le grandezze fisiche relative all'esposizione ai campi elettromagnetici sono indicate nell'allegato XXXVI, parte I. ... Qualora l'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici superi uno qualsiasi dei VLE, il datore di lavoro adotta misure immediate in conformità dell'articolo 210, comma 7.

Chi deve nominare l'addetto alla sicurezza?

6 del presente articolo. 2. L'Addetto Locale per la sicurezza è nominato dal Responsabile di Struttura, ai sensi dell'art. 4, comma 4, lettera d) del presente Regolamento.

Quali organismi sono preposti alla vigilanza in materia di igiene e sicurezza sul lavoro?

A livello generale il legislatore ha stabilito che, in materia di sicurezza sul lavoro, intervengono:
  • l'azienda sanitaria locale,
  • il comando dei vigili del fuoco, competenti in tutti il territorio sia in materia di salute che di sicurezza.

In quale direzione deve essere orientato il videoterminale rispetto alla fonte luminosa?

Quando l'operatore lavora al videoterminale, la direzione normale del suo sguardo deve seguire una linea leggermente inclinata verso il basso (circa 35° e comunque non più di 60° rispetto all'orizzontale), ovvero, quando sposta invece lo sguardo in direzio- ne orizzontale, i suoi occhi devono fissare il bordo superiore ...

Che cos'è il VDT?

Il videoterminale è uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato.

Cosa deve avere lo schermo?

schermo: lo scherzo deve essere posizionato davanti al lavoratore, in maniera tale che non debba ruotare la testa di lato. L'altezza deve essere regolata in modo che il bordo superiore dello schermo si trovi alla distanza di un palmo sotto gli occhi del lavoratore.

Quando si lavora al VDT la corretta postura prevede avambracci?

Se lo schienale è basso, o durante la digitazione, evitare di inclinare lo schienale a più di 110°. avambracci di almeno 15 cm. possibile gli avambracci appoggiati. oggetti (monitor, leggio, documenti) che richiedono maggior attenzione visiva.

Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria nelle aziende?

81/08, la sorveglianza sanitaria è d'obbligo nelle aziende nelle quali si è esposti a fattori di rischio professionali, come ad esempio la movimentazione manuale dei carichi, i videoterminali (almeno 20 ore settimanali), condizioni climatiche avverse, rischio biologico, chimico, campi elettromagnetici, rumore, ...

Cosa riguarda il rischio VDT?

I rischi legati al vero e proprio Vdt sono dipendenti dalle sue componenti (schermo, tastiera, mouse, altre periferiche) oltre che dalle caratteristiche dei software installati, mentre l'ambiente comprende la postazione di lavoro (essenzialmente scrivania e seduta) e quanto c'è intorno (luce ambientale, microclima, ...

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