Chi ha diritto ad accedere alla cartella clinica?
Domanda di: Silvano Sorrentino | Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2025Valutazione: 4.5/5 (23 voti)
Il soggetto legittimato ad accedere alla documentazione sanitaria è innanzitutto il paziente, ovvero l(assistito maggiorenne capace di intendere e di volere.
Chi ha il diritto di avere la cartella clinica?
Il paziente ha diritto di avere, ogni volta che lo desideri, piena visione e copia della cartella clinica, ma non può farsi consegnare l'originale e portarselo a casa (il paziente ha il diritto di proprietà della cartella clinica, l'ente il possesso).
Chi può chiedere copia della cartella clinica?
La cartella clinica contiene i "dati sensibili" che godono della massima tutela e, quindi, può essere rilasciata solamente ai diretti interessati o a persone autorizzate dalla legge (eredi, tutori ecc) oppure a soggetti incaricati dagli interessati, ma tramite delega.
Chi ha il diritto di scrivere sulla cartella clinica?
La legge prevede che la cartella clinica possa essere richiesta non solo dal paziente, ma anche da altri soggetti autorizzati, a seconda dei casi: Il paziente stesso, che ha diritto di accesso diretto. I familiari o delegati, con delega scritta e firmata. I genitori nel caso di pazienti minori.
Chi può leggere la cartella clinica?
del 1/10/98). Al fine di garantire il principio della trasparenza dell'attività sanitaria, il paziente ricoverato o altra persona dallo stesso espressamente autorizzata per iscritto può prendere visione della cartella clinica e della documentazione nella stessa contenuta in circostanza di ricovero.
La cartella clinica: perché è così importante?
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Chi ha diritto di accesso alla cartella clinica?
Il soggetto legittimato ad accedere alla documentazione sanitaria è innanzitutto il paziente, ovvero l(assistito maggiorenne capace di intendere e di volere. Nel caso in cui l(assistito sia minorenne o interdetto o inabilitato, legittimati sono, rispettivamente, i genitori esercenti la potestà, il tutore o il curatore.
Come visionare la cartella clinica?
E' possibile raggiungere la pagina di accesso al proprio FSE regionale consultando la sezione "Accedi al Fascicolo" di questo Portale (https://www.fascicolosanitario.gov.it/it/fascicoli-regionali) e selezionando la propria Regione di assistenza.
Quanto costa ritirare una cartella clinica?
nel dettaglio: La copia cartacea della cartella clinica (ricovero ordinario, riabilitazione, day hospital, day surgery, chirurgia ambulatoriale) ha il costo di 18,00 euro. La copia su CD/DVD degli esami di Diagnostica per immagini (ecografia, risonanza, tac, radiografia, ecc..) ha il costo di 10 euro.
Cosa c'è dentro la cartella clinica?
Una cartella clinica compilata correttamente deve raccogliere in ordine cronologico tutti i dati anagrafici, anamnestici, clinici, diagnostici e terapeutici, tutte le prescrizioni ed ogni altra notizia ritenuta rilevante per la salute del paziente.
Quanto tempo ho per richiedere la cartella clinica?
Le copie devono essere ritirate entro 60 giorni dalla data prevista e comunicata all'utente. Trascorso tale periodo, le copie verranno distrutte e non si avrà diritto alla restituzione della cifra versata. La richiesta dei certificati segue le stesse modalità previste per la copia delle cartelle cliniche.
Cosa fare se l'ospedale non rilascia la cartella clinica?
Cosa può fare il paziente in caso di negato accesso ai documenti? Se la struttura sanitaria non adempie ai propri obblighi e non fornisce né la cartella clinica né una dichiarazione formale, il paziente può presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per richiedere l'accesso agli atti.
Qual è il valore della cartella clinica?
Per la conservazione della cartella si ritengono applicabili le leggi in materia ar- chivistica (D. Lgs. 30 settembre 1963, n. 1409) in quanto sotto ilprofilo oggettivo la cartella clinica deve ritenersi un documento finaliz- zato all'esercizio di un pubblico servizio e, quindi, un bene patrimoniale indisponibile (art.
Cosa scrivere per richiedere una cartella clinica?
Con questo modulo puoi chiedere una copia della cartella clinica o della documentazione sanitaria, ad esempio: referti degli esami o delle visite. Il /la sottoscritto / a ………………………………………………… Nato/a a………………………………. il …./…./……..
Quanti anni vengono conservate le cartelle cliniche?
Le cartelle cliniche, unitamente ai relativi referti, vanno conservate illimitatamente, poiché rappresentano un atto ufficiale indispensabile a garantire la certezza del diritto, oltre a costituire preziosa fonte documentaria per le ricerche di carattere storico-sanitario.
Cosa può scrivere un infermiere sulla cartella clinica?
La rilevanza medico-legale della cartella clinica. Uno dei doveri dell'infermiere è la corretta compilazione della documentazione infermieristica, che diverrà parte integrante della cartella clinica. Essa rappresenta, per l'infermiere, un'incombenza sicuramente onerosa, ma di enorme rilevanza medico-legale.
La cartella clinica è un atto pubblico a tutela rinforzata?
La cartella clinica è considerata a tutti gli effetti atto pubblico dotato di fede privilegiata in quanto redatta da un pubblico ufficiale avente la capacità di esternare la volontà della pubblica amministrazione attraverso l'attività certificativa.
Chi ha accesso alle cartelle cliniche?
92 consente l'accesso alla cartella clinica e alla acclusa scheda di dimissione ospedaliera (SDO) solo a persone diverse dall'interessato che possono far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, di rango pari a quello dell'interessato; tutelare, in conformità con la disciplina sull'accesso ai documenti ...
Il paziente ha il diritto di leggere la sua cartella clinica?
Il paziente ha il diritto di consultare e di ottenere copia delle informazioni oggettive contenute nella sua cartella. Il fatto che vi siano osservazioni scritte a mano non significa che si tratti di annotazioni personali.
Quando si apre la cartella in ospedale?
Qui di seguito troverete alcune informazioni che possono servire durante l'ultimo periodo della gravidanza: APERTURA CARTELLA: la presa in carico solitamente avviene verso la 37° settimana di gestazione presso l'ambulatorio della gravidanza a termine situato all'ingresso del reparto di ostetricia (blocco B3 1° piano).
Perché si richiede la cartella clinica?
La cartella clinica è un atto pubblico e deve essere compilata in ordine cronologico in modo chiaro, completo e pertinente. Quindi, ogni alterazione o incompletezza di questo documento possono configurare il reato di falso materiale commesso da pubblico ufficiale previsto dall'art. 476 del codice penale.
Quali documenti sono necessari per ritirare una cartella clinica?
- fotocopia del documento di identità dell'intestatario della documentazione sanitaria; - eventuale delega correttamente compilata, datata e firmata dal delegante (intestatario della documentazione sanitaria) corredata di fotocopia controfirmata del documento di identità dell'intestatario.
Cosa c'è scritto nella cartella clinica?
Il contenuto della cartella clinica consiste nella descrizione delle generalità del paziente, delle ragioni del ricovero e dell'indicazione della data e della struttura sanitaria in cui esso ha inizio; contiene tutti i referti degli esami, la terapia seguita, nonché i termini di consenso del paziente alle cure ...
Quanto tempo ci vuole per richiedere la cartella clinica?
La direzione sanitaria della struttura pubblica o privata, entro 7 giorni dalla presentazione della richiesta deve mettere a disposizione la cartella clinica, mentre le eventuali integrazioni sono fornite, in ogni caso, entro il termine massimo di trenta giorni dalla presentazione della suddetta richiesta.
Come accedere al Fascicolo Sanitario di un'altra persona?
Puoi utilizzare la funzionalità “Deleghe FSE” dal profilo utente del tuo Fascicolo Sanitario. Sia tu, sia l'altro genitore o delegante maggiorenne, dovrete possedere una modalità di autenticazione SPID o CIE.
Come negare il consenso al Fascicolo Sanitario?
All'interno del Fascicolo sanitario elettronico, nel menu Servizi sanitari on line è presente l'opzione Gestione consensi FSE, utilizzando la quale è possibile attivare o negare il consenso alla consegna esclusiva on line dei referti.
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